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Le bufale sul Permanent Make Up #2

Le bufale sul Permanent Make Up #2

Nano Blading e Dermopigmentazione alle labbra con acido jaluronico.


Cosa hanno in comune queste due tecniche?

Beh, si tratta di due tipologie di trattamento puntualmente vendute per quello che non sono.

NANO BLADING: IL “NON” TATUAGGO

Sempre più frequentemente mi capita di “inciampare” in professionisti e professioniste che parlano della tecnica del “nano blading” come un’innovazione assoluta nel campo della dermopigmentazione: definisce le sopracciglia in modo naturale ricreando fedelmente il peletto etc etc.

 

POSSIAMO INVENTARCI TUTTI I NOMI DEL MONDO PER SEMBRARE INNOVATIVI, MA IL SUCCO È SEMPRE LO STESSO.

 

La tecnica viene effettuata con lo stesso, identico tool che viene impiegato per il microblading (che, è un tatuaggio).

 

Le “lame”, formate da tanti aghi super sottili (di nuovo, le stesse impiegate per il microblading) permettono la riproduzione di un risultato “a pelo realistico” con la differenza che questo risultato andrà regolarmente via dopo un tot. di mesi.

 

Va da sé, dunque, che si tratta comunque di un tatuaggio vero e proprio. Gli aghi che inniettano pigmento sotto pelle, grossi o sottili che siano, con pigmento puro o diluito, con poca o tanta pressione, generano comunque un’attività tatuatoria.

 

Se il pigmento utilizzato viene diluito e la pressione esercitata durante la tecnica sarà leggera, il livello dove verrà depositato il pigmento sarà superficiale e consequenzialmente il “tatuaggio” durerà meno. Con il fisiologico ricambio cellulare della pelle il tatuaggio svanirà nel giro di qualche mese.

 

Questo accade anche con il dermografo: la traccia epidermica effettuata per tracciare il progetto - che deve essere superficiale – a livello di pressione è praticamente la “stessa cosa” di un nano blading!

 

Non cadete nella trappola di chi vuole vendervi Fuffa allo stato puro.

 

Possiamo inventarci tutti i nomi del mondo per sembrare innovativi, ma il succo è sempre lo stesso.

 

Prestate attenzione, ragionate con il vostro cervello, comparate le “tecniche innovative” a quelle già realmente esistenti e tirate voi stessi le somme: qual è la vera innovazione?

 

“La dermopigmentazione alle labbra che dà volume con l’applicazione dell’acido ialuronico”.

 

 

Sfatiamo finalmente questo mito. La dermopigmentazione alle labbra può dare solo un effetto “ottico” di volume, che si ottiene ingrandendo leggermente il disegno.

 

Il gonfiore che si evince a trattamento appena ultimato è causato dal trauma subito dalla mucosa e come tale, è assolutamente temporaneo.

 

L’UNICA STRADA PERCORRIBILE PER DARE VOLUME ALLE LABBRA SI CHIAMA MEDICINA ESTETICA

 

Mi imbatto sempre più spesso in operatrici che si vantano di applicare acido ialuronico - utilizzato per il needling - sulla dermopigmentazione appena eseguita (quindi a pelle aperta)...

 

... come se avere la pelle aperta SUPERFICIALMENTE facesse penetrare una certa quantità di prodotto per conferire volume alle labbra.

 

NO. Questo non succederà!

 

Altre operatrici, invece, tatuano con il dermografo una certa quantità di acido ialuronico durante l’applicazione del trattamento promettendo, anche in questo caso, volume - e cercando di vendere corsi per “imparare l’applicazione di questa tecnica innovativa”.

 

Che poi, se proprio qualcuno volesse prendere in giro i propri clienti (poiché di bufala si tratta!) vendendo questo “trattamento innovativo”, certamente non avrebbe necessità di pagare un altro corso di formazione per iniettare superficialmente acido ialuronico nella stessa modalità con cui tatua le labbra.

 

Per inciso: anche il dermaroller, che promette labbra voluminose con acido ialuronico, è del tutto inutile. Ancora una volta, non fatevi ingannare: nelle foto del post trattamento il gonfiore è causato dal trauma dei tanti aghi che fanno ripetutamente su e giù sulla mucosa.

 

Il giorno dopo... l’effetto è totalmente scomparso insieme al rossore e al gonfiore “TEMPORANEO” . Detto questo.

 

Il tatuatore, o dermopigmentista, o estetista, PER LEGGE, non possono iniettare sostanze che non siano pigmenti.

 

L’unica strada percorribile per dare volume alle labbra si chiama medicina estetica e viene rigorosamente, unicamente, applicata da un medico.

 

 

PIGMENTI NATURALI.

 

Ogni volta che mi imbatto (e siamo nel 2024!) in professionisti o sedicenti operatori che dichiarano che i pigmenti con cui effettuano i trattamenti di dermopigmentazione sono “100% naturali”... io cado dalla sedia. E mi faccio male, molto male.

 

Voi ancora ci credete?

 

Lo ripetiamo, che repetita iuvant.

 

È IMPOSSIBILE CHE UN PIGMENTO SIA NATURALE O, PEGGIO ANCORA, NATURAL AL 100%

 

Un pigmento è composto al 60% da polveri coloranti, inorganiche, derivanti dai minerali (i minerali, loro sì che sono naturali) oppure da elementi organici (di sintesi, create in laboratorio o di origine animale o vegetale).

 

Ora: a meno che non prendiate delle povere cocciniglie, le trasformiate in polvere rossa e provate a tatuarla sulla pelle così com’è, è IMPOSSIBILE CHE UN PIGMENTO SIA NATURALE o, peggio ancora, naturale al 100%.

 

La vitamina C che deriva da un’arancia appena spremuta è naturale, ma se me la spalmo in faccia non avrà nessun potere o effetto cosmetico, nonostante sia un “prodotto al 100% vitamina C”.

 

Penserete: allora siamo dei perfetti idioti a comprare una crema cosmetica alla vitamina C?

 

No! Perché un cosmetico è ideato, studiato e strutturato per veicolare i principi attivi nella pelle, e ciò non potrebbe accadere senza una lavorazione chimica appropriata.

 

 

Un pigmento per tatuaggio o trucco permanente NON È NATURALE.

 

Può contenere al suo interno polveri coloranti che derivano dalla natura (minerali, piante) ma la sua lavorazione è e rimane chimica, con tutte le altre sostanze che permettono al pigmento di entrare e stabilizzarsi sotto pelle, per essere più liquidi oppure più cremosi, o per - banalmente - consentire al pigmento di conservarsi nella boccetta lungamente nel tempo.

 

Non tutto quello che provano a vendervi corrisponde alla realtà. Ragionate sempre con la vostra testa, confrontatevi con operatori e operatrici che considerate di valore e soltanto dopo traete le vostre conclusioni.